domenica 6 settembre 2015

I nuovi Paradisi Fiscali



Dopo i vari articoli sulle principali caratteristiche dei paesi offshore, pensiamo sia bene farne un piccolo riassunto. Innanzitutto, abbiamo ripetuto più volte come sia lecito e legale avviare un’attività all’estero nei paradisi fiscali. Proprio sul termine “paradiso fiscale” si è fatta la considerazione che, se prima questi erano i paesi inclini all’evasione, ora si possono considerare tutte le giurisdizioni ove le agevolazioni fiscali sono molteplici; e il tutto sempre basato sulla legalità. Addirittura è regolamentato a livello mondiale dall’OCSE.

Tra le peculiarità dei paesi offshore vi sono:

– bassa tassazione: alcuni paesi applicano aliquote dal 5% al 20 %. Molti attuano tassazione pari a zero per le compagnie incorporate che, però, non operano all’interno dello stesso paese;

– riservatezza delle informazioni sui soci (Shareholders) e/o amministratori (Directors): tra gli strumenti adoperati ricordiamo l’emissione di azioni al portatore, l’assenza o inaccessibilità di registri pubblici e, per rafforzare l’anonimato, il servizio di prestanome (nominee) che può essere utilizzato sia in qualità di socio (nominee shareholder) che come amministratore (nominee director);

– flessibilità: presenza di leggi particolarmente favorevoli con ridotti vincoli e pochissima burocrazia per la costituzione e gestione delle compagnie offshore; nessuna necessità di notai o pubblici ufficiali e di recarsi sul posto; costi bassissimi e tempi rapidi da 1 a 5 giorni per costituire una compagnia; capitale minino di 1 euro (1 dollaro).

Qualsiasi persona, imprenditore o no, che desidera avviare un’azienda all’estero può rifarsi a quanto riassunto in questo articolo per avere le idee chiare sulla realtà offshore. Al resto ci pensiamo noi.
© azeindaesterofacile
Maira Gall mail me now